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(Tutto il materiale è © SIMONA CREMONINI)

L’1 dicembre nel calendario romano era Neptunus, la Festa del dio Nettuno, una divinità presente attorno al lago di Garda con un grande culto e soprattutto come protagonista di numerose leggende locali: nella genealogia degli dèi locali è il padre del dio Benaco, come racconta anche la ninfa Garda nel romanzo “Il Sigillo di Sarca“.
Il 1 dicembre è considerato il Giorno del Destino: in questa data, ogni cosa diventa possibile.
Ogni giorno del calendario è influenzato da forze diverse e i popoli antichi sapevano sfruttare le particolarità di ciascuno di essi: ma una volta l’anno, in questo giorno, queste energie sono assenti, come se oggi fosse vuoto e vi si potesse immettere qualsiasi tipo di energie. Questo è l’unico giorno in cui si può piegare il proprio destino, prima che domani, 2 dicembre, un nuovo ciclo energetico ci aspetta.
L’1 dicembre Siena celebra il suo patrono, Sant’Ansano, che dovette sostenere la prova del fuoco e dell’olio bollente, per dimostrare la propria santità. A questo santo è dedicato questo proverbio, che fa riferimento al freddo intenso di questi giorni e al fatto di tenersi a portata di mano un paio di scaldapreti:
Per Sant’Ansano, uno sotto e uno in mano“.

Il 2 dicembre 1923 nasceva la “Divina” Maria Callas, che soggiornò a Sirmione in più occasioni assieme al marito Giovanni Battista Meneghini e che in città è tuttora ricordata da una serie di luoghi come il parco a lei dedicato.
Il 2 dicembre si celebra San Longino, un santo martirizzato il 2 dicembre 37 e sepolto a Mantova, dove visse il suo martirio. Era il soldato che trafisse Gesù con la propria lancia e in città è ricordato anche da una serie di leggende e credenze raccontate in “Mincio Magico“:
In questo giorno viene celebrata anche un’altra santa ricordata dalla tradizione popolare, ovvero Santa Bibiana, presente anche in alcuni proverbi in quanto il suo è un giorno di marca:
Se piove per Santa Bibiana, dura quaranta dì e una settimana“.

L’hai tu vista scappar quella regina
che in prigione avean messo a tradimento?

Questo è un verso di Berto Barbarani, poeta veronese, nato il 3 dicembre 1872: il riferimento in questo caso è alla regina Adelaide di Borgogna, a cui Barbarani dedicò una sua famosa poesia.
Di Adelaide si parla diffusamente nelle leggende legate al lago di Garda, raccolte in “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda“.
La Chiesa in questo giorno celebra San Francesco Saverio, che ha una chiesetta dedicata a Desenzano del Garda, in località Machetto, uno dei luoghi in cui Sant’Angela Merici ebbe una delle sue visioni.

Il 4 dicembre la Chiesa celebra Santa Barbara, patrona di tutti coloro che si trovano in pericolo di morte improvvisa. La santa, che preserva dal fuoco e dai fulmini celesti, è protettrice della Marina Militare italiana, dei Vigili del fuoco, oltre che di tutti coloro che lavorano in attività minerarie e petrolifere.
Santa Barbara è ricordata anche in alcuni proverbi popolari, fra cui:
A Santa Barbara sta’ intorno al fuoco e guardalo“.
Attorno al lago di Garda, Santa Barbara è ricordata in particolare dalle due chiese a lei dedicate, a Mantova e a Riva del Garda.

Il 5 dicembre anticamente era Faunalia, festa delle comunità rurali dedicata al dio Fauno, protettore delle campagne e della prolificità degli animali.
Proprio i suoi Fauni, insieme ai Satiri, secondo una leggenda sul lago di Garda ricevettero da Bacco un compito molto importante…
Su queste figure e sulla loro presenza attorno al Garda si trova un capitolo nel bestiario del lago, “Fantastico Garda“.
Il 5 dicembre 1484 papa Innocenzo VIII promulgava la la bolla Summis desiderantes Affectibus per “punire, incarcerare e correggere” le persone resesi colpevoli di stregoneria, autorizzando i domenicani Heinrich Institor e Jakob Sprenger a ricercare proprio questi eretici. A partire da questo incarico, nell’inverno del 1486-87, i due inquisitori daranno alle stampe “Il Martello delle Streghe”, “il Malleus Maleficarum”, i cui contenuti furono ispirati anche da un personaggio ripreso nel romanzo “Le streghe del Monte Corno“, ovvero l’inquisitore Domenico da Gargnano.
Questo giorno corrisponde alla Vigilia della Festa di San Nicola, celebrato il 6 dicembre: la sera del 5 dicembre i bimbi delle zone alpine, così come in Germania e Austria, ricevono doni dal diavolo Krampus e da San Nicolò.

Ad Afrodite era sacro, presso gli antichi Greci, il giorno che iniziava al tramonto del 6 dicembre.
Questa dea greca è giunta sul lago di Garda attraverso Venere, la sua corrispondente romana, presente anche a Garda con una famosa rappresentazione. Di lei si parla in “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda“.
Il 6 dicembre la Chiesa celebra San Nicola di Bari, santo la cui figura è avvolta da numerose leggende, che spesso hanno come “beneficiari” dei bambini. Si racconta che resuscitò tre bambini uccisi e fatti a pezzi da un macellaio malvagio per venderne la carne, così come che fece trovare del denaro a un uomo che voleva far prostituire le tre figlie.
Secondo la tradizione popolare da sempre porta regali ai bambini, e infatti la sua figura avrebbe portato a quella, famosa in tutto il mondo, di Babbo Natale.
A San Nicola o San Nicolò sono dedicati anche molti proverbi, fra cui:
A San Nicola di Bari, la rondine passa i mari“.
San Nicola è presente attorno al lago di Garda non tanto come portatore di doni, ma con diverse chiese a lui dedicate, come ad Assenza di Brenzone, Gardone Riviera, Solferino.

Il 7 dicembre 983 muore Ottone II, imperatore di Germania, figlio di Ottone I e Adelaide di Borgogna: alla morte di Ottone II Adelaide divenne reggente dell’impero insieme alla nuora Teofano per consegnare l’impero al nipote Ottone III, ancora ragazzino.
L’imperatrice e regina italiana è legata al lago di Garda per via della sua prigionia sulla Rocca, ma anche per le numerose leggende attorno al lago di Garda che la vedono protagonista e per le quali alla sua figura è legata anche la prima scena del romanzo “Il Sigillo di Sarca“.
Il 7 dicembre 1563 Carlo Borromeo viene consacrato arcivescovo di Milano. A Valeggio sul Mincio, nel vicolo a lui intitolato, esiste ancora una pietra sporgente legata a un miracolo da lui compiuto. Questa storia è narrata in “Misteri Morenici“.
Il 7 dicembre 1926 al Vittoriale di Gardone Riviera viene ultimata la Stanza della Musica, decorata con i vetri muranesi di Napoleone Martinuzzi (soprannominato “Fra Napè”), nonché l’Officina, lo studio con tavoli e scaffali in rovere chiaro, che viene utilizzata come ambientazione anche per il romanzo “La leggenda degli amanti del lago“.

Il giorno 8 dicembre la Chiesa ricorda l’Immacolata Concezione di Maria, una delle celebrazioni più importanti legate alla Madre di Gesù.
Tra i luoghi, attorno al Garda, legati a questa figura ve n’è uno magico come Santa Maria a Castiglione, luogo di meraviglie e di credenze, dove si trova un’antica fonte di acque salutifere e splendidi mosaici che inseriscono questo luogo nel più vasto percorso dei misteri delle colline moreniche del Garda descritto in “Misteri Morenici“.
Alla ricorrenza legata all’Immacolata Concezione fa riferimento anche questo proverbio del 8 dicembre:
Chi si rinnova per Maria, scampa la malattia“.
L’8 dicembre è la Festa d’Inverno dei Quattro Elementi, giornata nella quale la predominanza di Fuoco e Terra cede il passo a quella degli elementi Acqua e Vento.

Il 9 dicembre era un tempo Iunonis Iugalis, festa di Giunone protettrice dei matrimoni.
Anche sul Garda, a Lazise come a Riva del Garda, e in altri diversi luoghi alcune are testimoniano il culto alle “Iunones”, “Matronae” che presiedevano alla fecondità e al concepimento.
Queste figure femminili sono approfondite e illustrate in “Fantastico Garda“.
Il 9 dicembre 2005 moriva lo scrittore di fantascienza Robert Sheckley, autore di Gli orrori di Omega e Anonima Aldilà: in “La paura danza in collina” viene analizzato uno dei suoi racconti.
Il 9 dicembre 1775 muore Pietro Gnocchi, compositore e appassionato di storia che scrisse un’opera molto importante sulle epigrafi marmoree presenti nella città di Brescia.

Il 10 dicembre per i Greci dal tramonto iniziava un giorno sacro a Poseidone, corrispondente al Nettuno romano presente in numerose epigrafi e tracce attorno al lago di Garda, ma anche in diverse leggende, raccolte in “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda“.
Il 10 dicembre la Chiesa celebra la Madonna di Loreto e il trasporto “per ministero angelico” di quella che era l’originale abitazione della Madonna a Nazaret: la camera nazaretana della Madonna giunse a Loreto il 10 dicembre 1294 quando i crociati furono espulsi dalla Terrasanta.
A ricordare la Madonna di Loreto attorno al lago di Garda è un altare ligneo presente presso il Santuario di Montecastello a Tignale.

L’11 dicembre anticamente era la festa di Agonalia, in questo giorno celebrata in onore di Giano, Ianus, venerato anche sul lago di Garda, come racconta il libro “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda“.
In questo giorno la Chiesa ricorda San Damaso, Papa che incaricò San Gerolamo di trascrivere in lingua latina i testi sacri.
Nel comune di Medole esiste un antico complesso chiamato proprio San Damaso, con una chiesa probabilmente edificata su un sito di culti pagani, già citato in documenti altomedievali.
A San Damaso dalla tradizione popolare è dedicato questo proverbio:
Se San Damaso venerate, sarete in pace con chi amate“.

Il 12 dicembre 937, secondo Liutprando, Berta di Svevia sposò il re d’Italia, Ugo di Provenza: il loro matrimonio diede i natali a Corrado III di Borgogna e ad Adelaide di Borgogna, regina il cui nome ricorre nelle leggende legate al lago di Garda perché proprio sul lago, a Garda, venne tenuta prigioniera da Berengario d’Ivrea.
Adelaide è presente anche nella prima scena del romanzo “Il Sigillo di Sarca“, per via di una leggenda che suggerisce il suo passaggio per la località di Centenaro.
Questa sera (nella notte magica tra il 12 e il 13 dicembre) i bambini a Mantova, come in molte parti d’Italia, vanno a letto presto e cercano di dormire, perché se non lo facessero Santa Lucia potrebbe buttare loro la cenere negli occhi. Le tradizioni legate a Santa Lucia e alla sua festa sono richiamate in “Mincio Magico“.

Santa Lucia: rappresentazione nel Santuario della Madonna di Supina a Toscolano

il 13 dicembre è il giorno di Santa Lucia, che in molte delle zone attorno al lago di Garda porta i doni ai bambini.
Come raccontato in “Misteri Morenici”, la sua figura ha molti punti in comune con la celtica Epona, celebrata proprio in questi giorni.
Santa Lucia è anche una santa ricordata in numerosi proverbi, fra cui:
Da Santa Lucia il freddo si mette in via“.
Santa Lucia, la notte più lunga che ci sia
Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia“.
s, la Terra.
Il 13 dicembre 1976 Riva del Garda fu colpita dal “terremoto di Santa Lucia”: all’alba della giornata di festa della santa, una forte scossa sismica colpì la zona lesionando molte abitazioni e provocando danni per circa 10 miliardi di lire, pur con pochi feriti e nessun morto.
Anticamente in questo giorno, il 13 dicembre, si festeggiava la dea Cerere ponendo la sua statua davanti a mense imbandite; ma un tempo oggi era anche Templum Telluris, festa in onore della dea Tellus, la Terra.
Il 13 dicembre a Brescia si celebra l’anniversario dell’assedio dei milanesi guidati da Nicolò Piccinino: una leggenda racconta che in quell’occasione, nel 1438, i santi Faustino e Giovita a sostegno dei bresciani apparvero sulle mura dello spalto del Roverotto, nei pressi del Castello, e a mani nude respinsero le palle delle cannonate. Da allora i due santi furono proclamati protettori della città alla fine del XVI secolo, in sostituzione dei santi Apollonio e Filastrio.

L’autrice di “The haunting of Hill House” Shirley Jackson è nata il 14 dicembre 1916; ne parla “La paura danza in collina” con la descrizione della Hill House narrata appunto in “La Casa degli Invasati”.
Il 14 dicembre 1944 i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale su Desenzano del Garda provocano tre morti.
Il 14 dicembre 1740 Papa Benedetto XIV conferma il culto alla beata Stefana Quinzani, personaggio che entra nella Saga delle Streghe Quinti nel romanzo “Le streghe del Monte Corno“.

Il 15 dicembre 950 Berengario d’Ivrea si fa incoronare re d’Italia in San Michele di Pavia, associandosi al trono il figlio Adalberto
Il trono era rimasto in eredità alla regina d’Italia Adelaide di Borgogna, legittima consorte del re Lotario, ma Berengario l’aveva sottratto facendo imprigionare Adelaide nella sua fortezza a Garda.
Adelaide, per la sua prigionia a Garda ma soprattutto per le numerose leggende che la vedono ancora presente sul territorio gardesano, è uno dei personaggi storici legati alla Saga delle Streghe Quinti, a partire dal romanzo “Il Sigillo di Sarca” dove è protagonista di uno dei momenti salienti della storia, fino a “La leggenda degli amanti del lago“, dove entra nella storia per una paradossale leggenda che la riguarda in questa zona.
Il 15 dicembre 1947 moriva Arthur Machen, autore di racconti orrorifici e sovrannaturali. Del suo “La collina dei sogni” si parla in “La paura danza in collina“.
Il 15 dicembre la Chiesa celebra il Beato Carlo Steeb, che professò a Verona, dove era in realtà giunto a fare pratica di commerci. A ricordarlo in città è anche una parrocchia a lui intitolata.
Il 15 dicembre 1860 il principe Eugenio di Savoia, luogotenente del re di Sardegna, assegnò a Salò il titolo di città e il ruolo di capoluogo di circondario.

Il 16 dicembre è un giorno straordinario per le leggende del lago di Garda: il 16 dicembre 999 moriva Adelaide di Borgogna, regina italiana e imperatrice, che dopo la morte grazie alle sue opere caritatevoli e miracolose venne dichiarata Santa dalla Chiesa, che infatti oggi celebra Santa Adelaide.
Personaggio di fede e cultura, la regina italiana, che rifiutò di sposare il figlio di colui che le aveva ucciso il marito, venne imprigionata nella fortezza che un tempo sorgeva sulla Rocca di Garda, da cui fuggì misteriosamente.
Le leggende e le cronache storiche che raccontano la presenza e il passaggio di Adelaide per le terre attorno al lago di Garda sono raccolte in “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda“, “Misteri Morenici“, “Mincio Magico“, nonché riprese nel romanzo “Il Sigillo di Sarca” e nel romanzo “La leggenda degli amanti del lago“.

Il 17 dicembre gli antichi Romani iniziavano i festeggiamenti dei Saturnalia o Saturnali, momenti sfrenati di festa dedicati al dio Saturno e che duravano fino al 23 dicembre. In parallelo si celebrava anche Opalia, festa della dea dell’abbondanza dei frutti della terra, Ops, sposa di Saturno.
Secondo il mito, cacciato dal cielo dal figlio Giove, Saturno fu accolto da Giano in Italia.
Alcune leggende vedono protagonista Saturno anche sul lago di Garda, e in particolare vicino all’Isola del Garda, come racconta “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda“.

Il 18 dicembre, anticamente, in tutto l’impero romano era una grande festa per Epona, divinità celtica associata ai cavalli. A testimoniarlo anche il “Calendario di Guidizzolo”, reperto molto particolare ritrovato a Guidizzolo e di cui parla ampiamente “Misteri Morenici“.
La Chiesa in questo giorno celebra San Graziano, patrono e protettore di chi cerca oggetti smarriti. Questo giorno è anche un giorno di marca, ricordato dal proverbio:
A San Graziano lo scaldino in mano“.

Anticamente il giorno che aveva inizio il 19 dicembre al tramonto per i Greci era un giorno sacro ad Ate, consacrato al taglio e denudamento di alberi e a tutti i lavori a essi collegati.
In questo giorno, terzo dei Saturnalia, i Romani celebravano la festa di Opalia in onore della dea Ops o Opis, considerata la moglie del dio Saturno.
Proprio di questo dio romano si trova traccia attorno al lago nelle leggende a carattere mitologico, come racconta “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda“.

Fin dall’antichità, il 20 dicembre era un giorno dedicato alla purificazione, forse in vista dell’imminente Solstizio.
In questo giorno i Romani celebravano Sigillaria, festa delle statuette di terracotta, usate come ex voto e doni augurali, mentre per il mondo pagano oggi è la Festa di Cernunnos, il dio cornuto, che si trova raffigurato in Valcamonica, nel bresciano, e che ha lasciato una propria traccia anche in uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi del lago di Garda, il Monte Corno di Desenzano.
Qui è ambientato, in buona parte, anche il romanzo “Le streghe del Monte Corno“, la seconda avventura di Brunella e della Saga delle Streghe Quinti, in cui ha un ruolo rilevante proprio il dio Cernunnos, celebrato nell’inno seguente.

Inno al Dio Cornuto

Onore e gloria a Te, cornuto Signore dei boschi,
Tu che domini e proteggi gli animali che camminano sulla Terra.
Onore e gloria a Te, Signore del Mondo Incantato,
maestro di Magia e custode dei suoi segreti.
Onore e gloria a Te, che con i Tuoi passi fai tremare la terra,
a Te il cui alito è la nebbia che ammanta le foreste,
e il cui volto si riflette nelle limpide fonti.
Onore e gloria a Te, Divino Consorte di Colei
da cui tutto proviene ed alla quale tutto ritorna,

Principio Fecondatore della Natura,
che insegni ad amare tutte le creature
e a rispettare la vita in tutte le sue forme.
A Te, che in più nobili tempi
reclamasti come Tuoi figli coloro che
vennero concepiti attorno ai fuochi di Beltane,
e che a Samhain ti presenti al cospetto della Dea,
per rivendicare la parte oscura dell’anno sotto il Tuo dominio,
io mi rivolgo con fede profonda e sincera devozione,
onorandoti e glorificandoti, acclamandoti nella gioia
ed invocando il Tuo soccorso nell’ora del bisogno,
e so che nulla ho da temere, poiché
Tu vegli sempre su di me, e nell’attimo della caduta
sei pronto a sostenermi col Tuo possente braccio.
Onore e gloria sia dunque a Te!
Onore e gloria al Cornuto Signore!
Onore e gloria al Divino Consorte!
Onore e gloria a Cernunno,
che era già antico quando il mondo era giovane.

Il 21 dicembre è il Solstizio d’inverno, giorno definito anche il grande Sabba d’Inverno… è il giorno più breve, da cui riparte la metà luminosa dell’anno, con giornate sempre più lunghe, che inizierà a esaurirsi a giugno, con il Solstizio d’estate.
Il 21 dicembre fa parte dei Saturnali romani e questo giorno era chiamato Angeronalia o anche Divalia, ed era un giorno in onore della Dea Angerona, protettrice dei consigli, del silenzio, dei segreti. Era invocata nei Sacri Misteri di cui occorreva mantenere il segreto sui rituali.
Sono giorni di silenzio e intimità, che ci fanno fare i conti con noi stessi: in proposito c’è un racconto perfetto da leggere in “Gardesaniana“, su uno stranissimo incontro a metà tra le due sponde del lago, ovvero “Al di là del lago”.

Il 22 dicembre, anticamente, per i Greci era un giorno sacro al dio Apollo e alla dea Atena, che hanno lasciato loro tracce anche intorno al lago di Garda, per quanto riguarda Atena anche tramite la sua corrispondente romana Minerva.
Le leggende e le tracce relative a queste divinità attorno al lago di Garda sono raccolte in “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda“.

Il 23 dicembre gli antichi Romani celebravano la fine dei Saturnalia dedicati a Saturno con la festa di Larentalia, in onore di una dea etrusca della lussuria con il nome di Acca Larentia ma anche dei Lares, le divinità che proteggevano la famiglia. In questo giorno inoltre era forte il richiamo a Dioniso, in occasione del Solstizio, con la festa di Brumalia, dalla parola latina Bruma, brevima dies, che significa “giorno più corto”. Durante Brumalia venivano date indicazioni profetiche per la restante parte dell’inverno. il 23 dicembre era un giorno consacrato anche a Diana, considerata dea oscura e disinibita.
Al tramonto del 23 dicembre per gli antichi greci aveva inizio un giorno sacro ad Atena, divinità che corrispondeva alla romana Minerva. La dea è anche all’origine della famiglia Quinti e di lei si parla ampiamente nel romanzo “Il Sigillo di Sarca“.

Nella notte del 24 dicembre secondo una leggenda di Mantova nella piazza adiacente a Palazzo Ducale un’ombra misteriosa appare a chi attraversa questo luogo: la figura è quella di Agnese Visconti, decapitata nel 1390 per adulterio e la cui storia di donna e di fantasma è raccontata in “Mincio Magico“.
Il 24 dicembre, Vigilia di Natale, dalla Chiesa vengono celebrati tutti gli antenati di Cristo, e tra essi anche Sant’Adamo e Santa Eva, colui che fu il primo uomo e colei che fu la prima donna.

Il 25 dicembre è celebrata la nascita di Gesù Cristo con la festività del Natale, non solo una festa del calendario ufficiale ma un evento molto sentito nel mondo contadino, dove sono numerosi anche i proverbi che lo richiamano:
A Natale freddo cordiale“.
Natale in pantanella, Pasqua in polverella“.
Natale al balcone, Pasqua al tizzone“.
Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi“.
Da Natale in là il freddo se ne va“.
Chi per Natale non ammazza il porco, tutto l’anno resta col muso storto“.
Nel 1818 a Desenzano, il 25 dicembre, “si sentì nell’aria, a guisa di tuono, una meteora“.
Diverse curiosità sul Natale mangereccio e sulle leggende legate ai cibi di questa festa sono contenute in “La leggenda vien mangiando“.

Il 26 dicembre la Chiesa celebra Santo Stefano, ricordato come protomartire, cioè come primo cristiano che diede la vita per testimoniare la propria fede in Cristo e per la diffusione del Vangelo. Secondo una leggenda, Santo Stefano nacque da una pietra che la madre, desiderosa di maternità, si era portata presso la Grotta di Gesù.
La giornata dedicata a Santo Stefano ha lasciato traccia anche nei proverbi, come giorno di marca ma non solo, come ricordano questi detti:
A Natale passo del gallo, a Santo Stefano passo del prete” (a proposito delle giornate che si allungano).
Se a Natale il cielo è brutto, a Santo Stefano è bello tutto“.
Da Santo Stefano all’Epifania si vede l’anno come sia“.
Il 26 dicembre vengono celebrati anche altri santi, e in particolare Papa Dionisio (San Dionigi): il suo nome significa “consacrato a Dioniso”, il dio Bacco, e la sua figura è coinvolta anche nella leggenda che ha portato all’origine di un vino lombardo molto noto.
Per scoprire di più, non resta che consultare la “carta dei vini” in “La leggenda vien mangiando“.

Il 27 dicembre nel 1817 al Teatro Argentina di Roma andò in scena per la prima volta l’opera “Adelaide di Borgogna” di Gioachino Rossini, ispirata alle vicende della regina protagonista di tante leggende del lago di Garda.
Ad Adelaide è legata anche la Saga delle Streghe Quinti, in cui la regina è uno dei personaggi storici che entrano nelle vicende delle streghe gardesane, a partire dal romanzo “Il Sigillo di Sarca“.
Il 27 dicembre la Chiesa celebra la solennità di San Giovanni l’Evangelista, festa che si colloca a sei mesi da quella dedicata alla festa di San Giovanni Battista (24 giugno): la presenza dei due santi, in questi due momenti del calendario a 6 mesi l’uno dall’altro, potrebbe essere un legame con il Solstizio e con le tradizioni e i riti a esso legati.

Il 28 dicembre la Chiesa celebra i Santi Innocenti, ovvero i bambini massacrati per ordine di Erode allo scopo di uccidere Gesù, della cui nascita al re era giunta notizia perché era annunciato come “salvatore”.
A questa giornata è legato anche un proverbio della tradizione popolare:
Innocendi, innocendine, finite le feste finiti li quattrini” (Innocenti, innocentine, finite le feste e finiti anche i quattrini).
Della Strage degli Innocenti esiste una raffigurazione sulla pala d’altare della Chiesa di Santo Stefano a Verona.
I bambini sono spesso personaggi e protagonisti delle leggende popolari, ma sul lago di Garda sanno essere davvero pestiferi: l’esempio più lampante sono Les Eguales, da scoprire in “Fantastico Garda“.

Il 29 dicembre la Chiesa celebra un santo inglese, San Tommaso di Canterbury.
A ricordarlo, attorno al lago di Garda, sono due chiese: una è la Chiesa di San Tommaso di Canterbury in località San Tomaso a Riva del Garda, mentre l’altra è la Chiesa di San Tomaso Cantuariense, a Verona, e per la precisione a Veronetta, vicino al Ponte Nuovo.

Il 30 dicembre, anticamente, per i Greci al tramonto anticamente iniziava un giorno sacro ad Atena, dea che ha lasciato tracce anche attorno al lago di Garda.
A lei e soprattutto a una sua aspirante vestale è dedicato uno dei racconti di “Gardesaniana“, antologia in cui è contenuta anche la vicenda di Virginia Quinti con cui si apre la Saga delle Streghe Quinti.

Il 31 dicembre è la Festa di Artemide ma è soprattutto la Notte del Popolo Fatato, che nei suoi vari aspetti e personaggi attorno al lago di Garda è descritto in “Fantastico Garda“.
Nella Grecia Antica il 31 dicembre era dedicato alla dea Ecate: al tramonto si apriva un giorno per il suo banchetto.
Il 31 dicembre la Chiesa celebra San Silvestro, a cui si accenna in “Mincio Magico” per alcuni luoghi a lui dedicati sul territorio e a cui sono legati alcuni proverbi, fra cui:
E alla fine di tutto, lesto, lesto, se ne viene San Silvestro“.