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(Tutto il materiale è © SIMONA CREMONINI)

L’1 novembre la Chiesa celebra Ognissanti, giornata dedicata a tutti i santi. A questa festa sono dedicati numerosi proverbi, fra cui:
Per i Santi manicotto e guanti“.
Per l’Ognissanti siano i grani seminati e i frutti rincasati“.
L’1 novembre era per i Celti la festa degli spiriti, chiamata Samhain, mentre per i Romani era Epolum Iovis, festa con un banchetto sacro in onore di Giove.
L’1 novembre 1934 Gabriele d’Annunzio scrive a Luisa Baccara che è giunto il momento del “Basta”, poiché la sua virilità è ormai “caduta”. Proprio di questo episodio parla anche il romanzo “La leggenda degli amanti del lago“.
Poeta e drammaturgo francese, Jean Tardieu visse sul lago e gli dedicò anche dei versi: è nato l’1 novembre 1903.
già fui Benaco ed oggi son Lago di Garda –
(…)
e tengo in queste mie mani sinuose
gli ulivi delle basse colline
e l’oro dei limoni fra le ombre
e i pilastri romani di Sirmione
e superbe muraglie merlettate
“.

Lo scrittore e folclorista Dino Coltro, grande studioso del Veneto, è nato il 2 novembre 1929.
Aveva parlato nelle sue opere anche di alcuni dettagli misteriosi del Garda Veronese, ripresi in “Fantastico Garda“.
Il 2 novembre 1918 l’aiutante di Battaglia Guglielmo Baccinelli da Rivoltella, con l’obiettivo di aiutare i Cavalleggeri di Alessandria e il IV gruppo alpino nella loro avanzata su Trento, si gettò “all’assalto di una casa ove eransi annidati parecchi avversari, che catturava dopo violenta lotta corpo a corpo“. (cit. Emanuele Cerutti, “Bresciani alla Grande Guerra).
A Baccinelli sono oggi intitolati a Rivoltella i giardini nei pressi di via Castello e della Chiesa di San Biagio.
Nei calendari antichi il 2 novembre era una festa dedicata alla dea Epona, una divinità il cui culto si ritrova anche fra le colline moreniche del Garda per via di un reperto incredibile di cui parla “Misteri Morenici“.
Il 2 novembre è fissata la Celebrazione dei Defunti, giorno di marca richiamato anche in alcuni proverbi fra cui:
Prima o dopo i Morti la burrasca è alle porte“.

I giardini Guglielmo Baccinelli a Rivoltella

Il 3 novembre 1584 muore San Carlo Borromeo, inquisitore che lasciò diversi segni del suo passaggio sul lago di Garda e nei dintorni. Si dice che, passando per Castiglione delle Stiviere, soggiornò a Palazzo Pastorio, così come le sue tracce sono ancora oggi rintracciabili in vari punti della costiera bresciana del lago. Le si può scoprire in “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda” e in “Misteri Morenici“.
Il 3 novembre 1797 Desenzano del Garda diventa sede del Dipartimento del Benaco, creato con l’annessione dei territori della Lombardia orientale alla Repubblica Cisalpina di età napoleonica.

Il 5 novembre 967 il marito di Adelaide di Borgogna, l’imperatore Ottone, appone il suo sigillo a un atto molto importante a favore del vescovo di Verona, Raterio.
Questo episodio è richiamato nel terzo romanzo della Saga delle Streghe Quinti, “La leggenda degli amanti del lago” ed è ricostruito sotto il profilo storico e folclorico in “Mincio Magico“.
Il 5 novembre la Chiesa festeggia San Donino o Donnino, cui è dedicata la più antica e ancora consacrata chiesetta di Desenzano del Garda.

Per i Greci al tramonto del 7 novembre aveva inizio un giorno sacro ad Atena, la cui corrispondente romana, Minerva, è ben nota a chi ha letto i vari saggi sulle leggende gardesane e la Saga delle Streghe Quinti, dove è proprio il personaggio che dà vita in epoca romana alla famiglia di Brunella.
Il 7 novembre la Chiesa celebra San Prosdocimo di Padova, il cui culto è arrivato anche in provincia di Verona, a Gazzo Veronese, con una pieve dedicata.

L’8 novembre 392 l’Imperatore Teodosio emana un editto che, esplicitamente, impedisce di festeggiare molti riti dell’Antica Religione Romana e, con esso, vengono proibiti i culti pagani privati come quelli dei Lari, dei Geni e dei Penati, di cui si ritrova traccia anche attorno al lago di Garda.
Questo è il percorso che la sibilla Manto predice alla dea Minerva, pochi anni prima dell’anno zero, da cui avrà origine anche la storia della famiglia Quinti, come raccontato nel romanzo “Il Sigillo di Sarca“.
L’8 novembre anticamente è una delle tre date del Caereris mundus, l’apertura della comunicazione tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
In questi giorni, pericolosi per i vivi che potevano essere attratti dall’altro mondo, le attività pubbliche venivano sospese.

Il 10 novembre 461 muore Papa Leone I, chiamato anche Leone Magno: secondo una leggenda, non si sa bene in che modo, fermò Attila nella sua marcia verso Roma: si dice che ciò avvenne nella Selva Lugana, oppure in qualche luogo attorno al Mincio, in particolare mole leggende si concentrano su Governolo. Queste storie su tutto il corso del fiume sono raccolte in “Mincio Magico“.
Gli antichi greci avevano un giorno dedicato alla purificazione e ai riti apotropaici a partire dal tramonto del 10 novembre.

L’11 novembre è un giorno importante, sul lago di Garda. Nel romanzo “Le streghe del Monte Corno” su questa misteriosa collina di Desenzano si svolge la processione dei Templari e Bru, svegliandosi, questa mattina si rende conto che deve correre lassù per una ragione molto specifica.
Anticamente l’11 novembre era la Festa di Sucellus, divinità celtica agreste e del vino dotata di un martello. Oggi è la “festa del novello” ma soprattutto corrisponde alle celebrazioni di San Martino, uno dei santi più presenti nella tradizione popolare.
La sua festa cade nel periodo del capodanno celtico, è un santo avvolto da leggende che fanno riferimento a culture e simbologie più antiche della sua agiografia.
Un capitolo su San Martino, di approfondimento sulla sua presenza sul territorio come patrono di numerosi paesi (come Moniga e Peschiera del Garda), è contenuto in “Misteri Morenici“.
Numerosi sono i proverbi proprio sul giorno di San Martino e sul santo, tra cui:
Per San Martino ogni mosto è vino“.
Da San Martino l’inverno è in cammino“.

Il 12 novembre 1276 circa 170 catari furono catturati a Sirmione: sarebbero stati poi bruciati nell’Arena di Verona.
Il 12 novembre 1515 una missiva racconta al giovane Federico Gonzaga, appena quindicenne e impegnato a Milano per un’ambasciata presso la corte del re Francesco I di Francia, di una strana e mostruosa creatura apparsa dal fiume Mincio… Tutti i dettagli di questo curioso episodio sono contenuti in “Mincio Magico“.
La Chiesa il 12 novembre celebra San Renato, che non solo fu vescovo di Angers ma a sua volta fu beneficiario di un miracolo di rinascita, tanto che il suo nome fa riferimento al significato di “rinato”.
Ad Atena e Apollo per gli antichi Greci era sacro il giorno che iniziava il 12 novembre al tramonto.

Ara a Giove presso il Museo delle Grotte di Sirmione

I Romani il 13 novembre celebravano Iuppiter, Giove, con un sacro banchetto; questa festa era Epulum Iovis. Il padre degli dei, come peraltro accenna anche la Saga delle Streghe Quinti, passò anche per il lago di Garda e il suo culto è testimoniato qua e là, come si può cogliere in “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda“.
Per i Romani questa giornata del 13 novembre era anche Templum Pietatis, festa in onore della Pietas, Dea del dovere, della religiosità e dell’amore, nonché una festa della Dea Feronia, signora delle belve, protettrice delle sorgenti e dei boschi, e della Dea Fortuna Primigenia sul Quirinale, festeggiata il 13 novembre.
Il 13 novembre 1926 si sa che Gian Carlo Maroni ha già reperito gigli e aquile in pietra che saranno collocati all’interno dei Giardini del Vittoriale di Gardone Riviera, voluto da Gabriele d’Annunzio, sul modello di quanto fatto a Villa d’Este a Tivoli.

Il 14 novembre, anticamente, nel calendario greco era un giorno sacro alla greca Atena, un personaggio transitato sul lago di Garda… secondo la leggenda. Proprio lei in persona, secondo i racconti popolari, passò in Valtenesi a lasciare un’importante traccia di sé.
Non a caso la sua corrispondente romana, Minerva, aveva un importante culto attorno al lago, come a Manerba dove pare avesse un tempio.
Proprio in questo luogo sacro, sulla Rocca di Manerba, a questa dea giunge la richiesta di aiuto della prima strega del lago, Quinzia: lo racconta il romanzo “Il Sigillo di Sarca“, primo libro della Saga delle Streghe Quinti.

Il 15 novembre del 1966 per la prima volta un gruppo di amici avvista l’uomo falena, o Mothman, a Point Pleasant in West Virginia.
Ciò che non molti sanno è che questa creatura è stata avvistata anche in una zona molto precisa tra Brescia e il lago di Garda: se ne parla in questo articolo di Simona Cremonini su LaTelaNera.com.
Si possono scoprire altre creature fantastiche attorno al lago con il bestiario “Fantastico Garda“.

Il 16 novembre nell’antichità era un giorno vocato alla dea Ecate, protettrice dei crocicchi, gli incroci di due o quattro strade che da sempre hanno una valenza simbolica enorme.
E, a proposito di misteri della regione gardesana, il Crocevia di Medole è uno degli incroci fondamentali per arrivare o per andarsene dalle colline del basso lago di Garda, come racconta “Misteri Morenici“.
Il 16 novembre la Chiesa celebra Santa Margherita di Scozia (Mecseknádasd, 1045 – Edimburgo, 16 novembre 1093), che è presente anche attorno al lago di Garda con una sua rappresentazione nella Chiesa di S. Nicolò e San Severo a Bardolino.

Secondo la leggenda, fu il 18 novembre 1307 che Guglielmo Tell colpì con una freccia una mela posta col capo del figlio: solo grazie alla sua grande abilità come arciere non colpì il ragazzo!
La mela è un frutto misterioso, ricco di simbologie e storie che si possono riscoprire su “La leggenda vien mangiando“.
Il 18 novembre nell’antichità era la Festa di Artia, dea celtica che appare sotto forma di orsa.
Proprio a proposito di orsi, anche il basso lago, coperto un tempo dalla Selva Lugana, ospitava anticamente grandi animali: la prova più evidente è un grande scheletro custodito nel Museo di Gavardo. Dei misteri della Selva e delle leggende sulle belve che vi abitavano racconta il capitolo sulla Lugana di “Misteri Morenici“.
Il 18 novembre 2014 alla città di Mantova viene restituito il “sasso di Napoleone”, che ha una lunga vicenda alle sue spalle, ricostruita in “Mincio Magico“.
Il 18 novembre come santo del giorno viene ricordato San Frediano, protagonista anche di numerosi proverbi, fra cui:
Per San Frediano c’è il vino e manca il grano“.

A Gardone Riviera dal 19 novembre 2005 esiste la Fondazione Museo Il Divino Infante, che raccoglie la più grande collezione al mondo di sculture del Bambino Gesù: è nata dall’iniziativa della collezionista tedesca Hiky Mayr, che ha dedicato più di trentacinque anni alla ricerca di queste raffigurazioni.

Alcuni studiosi indicano la data del 21 novembre 950 come quella in cui, a Torino, Berengario d’Ivrea avvelenò il re d’Italia Lotario II, consorte di Adelaide di Borgogna.
Egli morì il giorno seguente, il 22 novembre, lasciando vedova la regina ricordata in molti luoghi del lago per un suo leggendario passaggio mentre era in fuga da Garda.
Uno di essi è la zona di Venzago, dove la ricordano anche alcune delle protagoniste del romanzo “Il Sigillo di Sarca” nella primissima (e tesissima) scena iniziale e dove la colloca anche il romanzo “La leggenda degli amanti del lago“.

Il 22 novembre nelle religioni pagane era un Giorno della Grande Madre, a un mese esatto dalla festa di Yule: in questo giorno, presso i Greci, si teneva il banchetto della dea Ecate, una festa di offerte.
Il 22 novembre 950 moriva a Torino Lotario II, Re d’Italia dal 947 al 950 e consorte di Adelaide di Borgogna, una regina di cui parlano diffusamente le leggende attorno al lago di Garda e anche attorno al Mincio e a Mantova: cronache e storie su di lei sono contenute in “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda” e “Mincio Magico“.

Il 23 novembre 912 nasce l’imperatore del Sacro Romano Impero Ottone I, sposo di Adelaide di Borgogna.
Non molto di lui, ma piuttosto di lei ci parlano le cronache e le leggende della regione attorno al lago di Garda. Una di esse la racconta come regina malvagia nella zona del Lavagnone e regina in fuga dalle parti di Venzago, dove la si ritrova anche in una leggenda ripresa nel romanzo “Il Sigillo di Sarca“, ma soprattutto nel romanzo “La leggenda degli amanti del lago“.
Il 23 novembre del 1928 viene autorizzato il finanziamento della Gardesana occidentale, collegando il tratto tra Gargnano e Riva attraverso una suggestiva strada cui Gabriele d’Annunzio (grande sostenitore dell’opera) darà il nome di Meandro, scegliendo altresì i nomi incantevoli delle gallerie.
Una panoramica delle creature ad esse collegate si può trovare in “Fantastico Garda“.
Il 23 novembre viene ricordata la santa Passio Felicita, madre di quei “Sette Frati” a cui è dedicata una chiesetta nei pressi del Mincio: alcuni suggestivi dettagli su questo luogo e sulle leggende attorno alla loro storia sono contenuti in “Mincio Magico“.

Fin dall’antichità i terremoti sul Garda sono stati oggetto di leggende: il 24 novembre 2004 purtroppo uno di essi è diventato realtà, colpendo in particolare Salò, ma anche Gardone Riviera e una parte della Valle Sabbia; il terremoto aveva epicentro fra Treviso Bresciano e il Monte Spino.
Il 24 novembre anticamente iniziava il festival romano Brumalia, festa di Bacco, in cui si profetizzava come sarebbe andato l’inverno, una celebrazione che durava 30 giorni.
Bacco aveva un suo culto anche attorno al Garda, come spiega “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda“.

Secondo lo scrittore Karl Felix Wolff, morto il 25 novembre 1966, il lago di Garda generava Les Eguale”, due gemelle protagoniste di alcune vicende narrate in “Gardesaniana” e in “La leggenda degli amanti del lago“, in quanto presenti nella storia personale di Brunella e soprattutto di sua madre Virginia, lungo la Saga delle Streghe Quinti.
Il 25 novembre 1704 la città di Desenzano del Garda sta vivendo giorni di grande concitazione, con l’occupazione dell’esercito imperiale e poi di quello francese.
Il 25 novembre del 1535, giorno di Santa Caterina, la desenzanese Sant’Angela Merici fonda la “Compagnia di Sant’Orsola”. Di lei e di alcune curiosità che riguardano le sue estatiche visioni parla il romanzo “Le streghe del Monte Corno“, che accende nuova luce sulla sua figura.
Il 25 novembre la Chiesa venera Santa Caterina d’Alessandria, protettrice tra gli altri dei mugnai: una santa che ha una lunga venerazione sul lago di Garda.
Di questa santa e di alcune tradizioni a lei legate si è occupato il saggio “Misteri Morenici“.
Proprio in occasione della festa di Santa Caterina uno dei formaggi tipici italiani, il Formaggio di Fossa, torna alla luce dopo una preparazione da “leggenda”. Si può saperne di più su “La leggenda vien mangiando“.
A Santa Caterina sono dedicati anche alcuni proverbi, fra cui:
Per Santa Caterina o neve o brina“.
Per Santa Caterina riempi il sacco della farina“.

Il 27 novembre 1855 muore a Puegnago del Garda Giuseppe Brunati, storico e letterato gardesano, membro dell’Accademia salodiana degli Unanimi, autore di “Leggendario o vite di Santi Bresciani”; in quest’opera egli domandò di cancellare dai santi bresciani anche un certo San Savino che forse è lo stesso santo di una leggenda manerbese, raccontata in “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda“.

Washington Irving, autore del racconto “La leggenda di Sleepy Hollow” o “La leggenda della Valle Addormentata”, ovvero “Sleepy Hollow”, è morto il 28 novembre 1859. Il racconto è una delle storie più famose sulla figura del cavaliere senza testa, che sul lago di Garda non pare essere mai arrivato… salvo invece esserci una spaventosa leggenda su un soldato senza testa, raccolta in “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda” e narrata in forma di racconto in “Gardesaniana“.

Bevi il tuo Lugana giovane, giovanissimo e godrai della sua freschezza. Bevilo di due o tre anni e ne godrai la completezza. Bevilo decenne, sarai stupefatto dalla composta autorevolezza”. Enologo e scrittore, così decantava questo vino Luigi Veronelli, morto il 29 novembre 2004.
Il 29 novembre 1704 attorno al Monte Corno si scontrano gli ussari tedeschi e un reparto francese. In questo luogo è ambientato il secondo romanzo della Saga delle Streghe Quinti, come ben suggerisce il titolo “Le streghe del Monte Corno“.
Il 29 novembre la Chiesa celebra San Saturnino di Tolosa, ricordato anche in questo proverbio del Veneto:
A San Saturnin la neve sol camin” (A San Saturnino la neve è sul camino).

Il 30 novembre anticamente era Dianae, Festa della dea Diana che aveva un culto anche sul lago di Garda e in particolare in un paese legato al suo nome. Si può saperne di più in “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda“.
Il 30 novembre nell’antica Grecia era la festa dedicata a Ecate, dea dei crocicchi: era festeggiata proprio ai crocicchi da lei presieduti, raccontati in un lungo capitolo di “Misteri Morenici“.
Il 30 novembre è Sant’Andrea, santo protettore di Nago Torbole e Riva del Garda, per il quale nella città rivana viene realizzata in questo giorno la Fiera di Sant’Andrea, di antica tradizione.
La figura di Sant’Andrea è ricordata anche in numerosi proverbi, fra cui:
Da San’Andrea del maiale venticinque giorni a Natale“.
Sant’Andrea porta o neve o bufera“.